A San Carles de la Ràpita, una piccola città sul delta dell'Ebro, delle rovine imponenti - un'enorme piazza a portici nello stile del Real Sitio di Aranjuez, un grandioso canale, delle costruzioni portuali gigantesche e, soprattutto, la Chiesa Nuova, un magnifico tempio neoclassico - narrano di un misterioso e faraonico progetto mai portato a compimento: il sogno di Carlo III di creare, alla foce dell'Ebro, la San Pietroburgo del Mediterraneo, la Reial Ciutat che traducesse in ardita architettura la sua visione illuministica del mondo.Tra quelle rovine, dove la storia sembra aver depositato uno dei suoi più misteriosi fallimenti, i ragazzi di San Carles de la Ràpita, ignari di Carlo III, del suo essere stato re di Napoli, della sua incoronazione a re di Spagna nel 1759 e dei suoi giganteschi progetti illuministici, sono soliti giocare a calcio da generazioni nelle giornate di pioggia. Fanno rimbalzare la palla contro le pareti e i pilastri del grande canale e credono di correre e inseguirsi tra i resti affioranti di un'enorme città invisibile.O almeno è questo che credeva Emili Rossell, mercante d'arte a Barcellona, quand'era ragazzo a San Carles de la Ràpita. Quei resti, che sembravano tessere sparpagliate di un immenso mosaico perduto, rendevano per lui inequivocabilmente vera la leggenda di una città dei re, nascosta nei cunicoli più inaccessibili di San Carles de la Ràpita.Il suo stupore è grande, dunque, quando, a Barcellona, gli capita di ricevere da mani anonime un manoscritto dalla grafia ondulata, elegante: i ricordi di un architetto del XVIII secolo, un tal Andrea Roselli, intitolati Memoriale della Città Invisibile. E si accresce ancora di più quando questa vicenda si intreccia enigmaticamente con la ricerca di un quadro perduto dell'ultimo gran maestro della pittura italiana, Giambattista Tiepolo, e con un'inconfessabile storia d'amore.Avvincente romanzo storico che ha imposto all'attenzione della scena letteraria internazionale Emili Rosales, La città invisibile conduce il lettorenegli scenari più seducenti della vecchia Europa - San Pietroburgo, Napoli, Madrid - dove si danno appuntamento gli enigmi del potere, dell'arte e dell'amore."